Biografia
Stefano La Rocca è nato a Roma il 04/11/70.
Dopo 15 anni di lavoro come architetto (dedicato alle costruzioni bioecologiche e alle case sugli alberi-www.lacasasullalbero.it) e 5 come skipper, lascia l’Italia per realizzare i suoi sogni di viaggiare e dipingere. Da quasi 15 anni si dedica alla pittura e all’organizzazione di eventi legati all’arte, alla musica, alla cultura e alla cucina-alimentazione. Ha partecipato a numerosi concorsi ed esposizioni in Italia, alle Isole Canarie, Messico, Guatemala e Colombia, dove ha un dipinto conservato in un museo (casa-museo d’arte e cultura La Presentazione, Cartagena). Durante i viaggi ha lasciato numerosi murales in Messico e Guatemala. Il lavoro si configura quasi sempre come esperimenti di studio e ricerca su nuovi linguaggi e stili diversi e risulta quindi molto differenziato. Quindi sempre in evoluzione, spaziando dal bianco e nero, al colore, allontanandosi talvolta dall’ambito puramente descrittivo, e talvolta utilizzando resina, plastica, sabbia, colla acrilica e supporti di materiali diversi come legno, vinile e cartone.
Vanno menzionati molti esperimenti sociali iniziati 10 anni fa, chiamati JAM-PAINTING. Si tratta di collaborazioni con altri artisti o improvvisazioni con la gente della strada, come l’evento SLOW DOWN in Costa Rica, o COMP-ARTE in Spagna, mirati a trovare un’armonia nella totalità di un gruppo di persone che lavorano sulla stessa tela. o altro mezzo, e la partecipazione, che hanno apportato diversità e ricchezza anche al lavoro dell’artista.
Stefano La Rocca was born in Rome on 11/04/70.
After 15 years working as an architect (dedicated to bio-ecological constructions and treehouses-www.lacasasullalbero.it) and 5 as a skipper, leaves Italy to make his dreams of travelling and painting come true. For almost 12 years he has dedicated himself to painting and to the organization of events related to art, music, culture and cooking-nutrition. He has participated in numerous competitions and exhibitions in Italy, in the Canary Islands, Mexico, Guatemala and Colombia, where he has a painting kept in a museum (“The Presentation” house-museum of art and culture, Cartagena). While traveling he left many murals in Mexico and Guatemala. The work is almost always configured as experiments of study and research about new language and different styles and therefore turns out to be very differentiated. So always changing, ranging from black and white, to color, sometimes move away from purely descriptive, and sometimes using resin, plastic, sand, acrylic glue and supports of different materials such as wood, vinyl and cardboard.
Should be mentioned many social experiments started 10 years ago, called JAM-PAINTING. Those are collaborations with other artists, or improvisations with people in the street, such as the SLOW DOWN event in Costa Rica, or COMP-ARTE in Spain, aimed to found an harmony in the totality of a group of people working in the same canvas or other medium, and participation, which have brought diversity and richness to the work of the artist too.